Sei sicuro di sapere cos’è?
Generalmente con questa terminologia viene identificata una sofferenza del nervo mediano, che origina dal tratto cervicale dal plesso brachiale, per poi passare nella spalla, scendere lungo il braccio, passando dal gomito e dal polso, per arrivare infine alla mano.
Proprio nel suo passaggio a livello del polso può subire una compressione, dovuta ad un ispessimento del legamento trasverso del carpo, da cui il suo nome, che sfocerà nella tipica sintomatologia che caratterizza tale condizione e che tutti i vari siti internet riportano, ovvero dolore alle prime tre dita della mano e parestesie (sensazione di formicolio) sempre nella stessa zona.
Questo è quello che hai trovato o potrai trovare in tutti i siti, ma nessuno di questi citerà probabilmente il double crush syndrome, e sicuramente le possibili interferenze posturali, così come potresti non trovare alcun riferimento all’elevata percentuale di recidive post intervento, classico approccio a tale condizione patologica.
Qui ti spiegherò di cosa si tratta.
Double crush syndrome
Dato per assodato che la sindrome del tunnel carpale sia una sofferenza del nervo, con questo termine si specifica che tale compressione esercitata sul tubo neurale si può trovare in più punti lungo il suo tragitto.
Come riportato all’inizio di questo articolo, il nervo parte dal collo per arrivare alla mano e durante questo percorso attraversa diverse articolazioni, quindi, una disfunzione, un problema a livello delle vertebre cervicali, nella spalla, nel passaggio tra le prime due coste o nel gomito, può portare la stessa sintomatologia o aggravare quella esistente a livello del polso.
Interferenze posturali
Quando parliamo di postura si parla, volendo semplificare il concetto, di posizioni che il corpo assume nello spazio, determinate dall’attivazione dei muscoli che a loro volta porteranno dei cambiamenti a livello articolare.
Quando si assumono delle posture prolungate nel tempo, senza uscire mai da un determinato schema e perpetuando la medesima posizione, avremo un’eccessiva attivazione dei muscoli coinvolti che sul lungo termine diventeranno rigidi e quindi scarsamente estensibili, portando ad una modifica articolare che sfocerà nella double crush syndrome, precedentemente descritta.
Recidive post intervento
La mia esperienza clinica mi ha portato a riscontrare frequentemente un gran numero di recidive, a una distanza di tempo che può variare tra i 2 mesi fino ad un anno ed anche più dall’intervento eseguito.
Resta inteso che non è mia intenzione demonizzare a priori l’approccio chirurgico a questa problematica, che rimane una strategia terapeutica molto valida ed indicata, ma solo a seguito di un’accurata e approfondita valutazione al fine di determinare la possibile presenza di una double crush syndrome o di interferenze posturali, casistiche in cui sarà necessario eliminare tali disfunzioni che possono generare la sintomatologia del tunnel carpale, prima di intervenire.
Solo nel caso in cui la sintomatologia presentata dovesse comunque persistere l’intervento sarà la soluzione migliore ed avrà una probabilità di successo che sfiorerà il 100%.
Per qualsiasi dubbio in merito alla problematica del Tunnel Carpale non esitare a contattarmi telefonicamente o via whatsapp al 320.5344579, o anche via messenger tramite la pagina Facebook “Studio Gagliostro”