Per essere fisioterapista è necessario avere il titolo abilitante, ovvero aver concluso il percorso di laurea triennale in Fisioterapia, al quale si accede dopo aver superato un test di ammissione.
Dopo l’accesso sono previste 4.500 ore suddivise tra lezioni teoriche, lezioni pratiche e tirocinio effettuato in strutture accreditate dove il corsista viene seguito da dei professionisti già laureati ed entrano in contatto con dei pazienti e quindi con il mondo della patologia.
Alla fine di tutto questo percorso deve esporre una tesi di laurea davanti ad una commissione e superare l’esame di stato abilitante alla professione.
Il fisioterapista è l’unica figura abilitata a lavorare con persone affette da patologie neuro-muscolo-scheletriche, tutte le altre figure o sono ausiliarie del fisioterapista o non sono al momento abilitate a lavorare con persone affette da patologia.
Il fisioterapista compie il suo lavoro in autonomia o dietro la prescrizione medica; il fisioterapista può effettuare in autonomia una valutazione funzionale ma non fare diagnosi.
Può lavorare sia nel campo della prevenzione che in ambito strettamente riabilitativo, con pazienti di tutte le età dai neonati, agli adulti e anziani.
Esistono molte specializzazioni che vanno dall’ambito sportivo, al neurologico e ancora al cardiologico ed altri.
Nella pratica terapeutica, si avvale di mezzi fisici o meccanici quali ad esempio le radiazioni luminose (laser), il calore (tecar), l’elettricità (elettroterapia e TENS), onde sonore (onde d’urto e ultrasuoni).
Sempre più importanza sta prendendo la terapia manuale, intesa sia come tecniche manuali di mobilizzazione, massaggio, su articolazioni, muscoli, tendini, nervi e vasi sanguigni, che come esercizi che mirano al recupero muscolare per ripristinare il corretto equilibrio muscolare.
Un tipo di trattamento non esclude un altro, anzi spesso unendo più trattamenti diversi si ottengono risultati migliori ed in tempi minori.
Il mal di schiena, che si parli di lombalgia o cervicalgia che sono le più comuni, ma anche dorsalgia, è una delle classiche problematiche muscolo-scheletriche per le quali si ricorre alla fisioterapia.
Un altro motivo per cui ci si rivolge a un fisioterapista è quando ci si fa male durante la pratica di uno sport o anche come prevenzione, quest’ultimo aspetto andando a riequilibrare i vari gruppi muscolari o anche tramite bendaggi funzionali preventivi.
Non solo gli atleti dopo un infortunio ma anche le persone che non praticano sport possono usufruirne a scopo preventivo, considerato che spesso si assumono posizioni sbagliate o si è soggetti a vita sedentaria, entrambi fattori che portano a non pochi disturbi.
Importantissima per i bambini è la ginnastica a scopo di prevenzione per combattere i dismorfismi dati dalle posizioni sbagliate tenute dai bambini, magari mentre studiano o guardano la tv o giocano ai videogiochi, o dati dalle sollecitazioni a volte eccessive date dallo zaino.